lunedì 25 novembre 2019

Per una geografia erratica delle nuvole (o del diritto nomadico degli esseri viventi). Del confine.

"Non ora non qui#2", Bianco//spazio espositivo, Brescia 2019

opera segnalata dalla giuria e pubblicata sul catalogo nella sezione "Fotografia", Combat Prize, Livorno

stampe fotografiche, filo da cucito






Il lavoro si compone di due capitoli, che trovano espressione in gruppi di immagini. Allude a una delle opere più monumentali -benchè  immateriali- realizzate dall’essere umano: i confini, ossia la divisione più o meno arbitraria dello spazio che, nel momento in cui lo misura, lo definisce. Eppure tali definizioni non sono permanenti ma subiscono variazioni nel tempo: sono come ricami effimeri e arbitrari sulla superficie della terra, a cui tuttavia sono attribuiti potere assoluto e valore innegabile. A volte ne seguono la conformazione, altre ancora sono stabiliti da chi detiene il potere dominante. Ora sono barriere più o meno osmotiche a seconda di chi sia il soggetto che le attraversa. 



Nel secondo gruppo di immagini che ha per titolo "Del Confine"vengono tracciati dei confini in maniera del tutto arbitraria in situazioni quotidiane o effimere. Decontestualizzandolo l'azione il tracciato se ne evidenziano i possibili effetti e le anomalie.